Bonus Fiscali - Detrazioni
Le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica sono state introdotte per cercare di arginare il fenomeno dell'evasione fiscale, molto diffuso in edilizia, e incentivare allo stesso tempo questo settore economico, trainante per la nostra economia.
Se ad esempio si realizza un intervento in ampliamento ai sensi del Piano Casa, le detrazioni sono possibili solo per gli interventi compiuti sulla parte di edificio esistente e non su quella ampliata.
Vediamo quindi più nel dettaglio quali sono gli interventi ammessi a detrazione.
Detrazione del 36% e del 50%
I lavori ammessi a detrazione, pari al 50% delle spese sostenute fino al 30 giugno 2013, e al 36% delle spese sostenute dopo tale data, sono quelli elencati nell’ art. 3 del Testo Unico dell'Edilizia, che trovate descritti nell'articolo Definizioni degli interventi edilizi e relativi a interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione eseguiti sulle singole unità immobiliari di tipo residenziale e loro pertinenze.
Gli interventi di manutenzione ordinaria, invece, sono ammessi a detrazione solo se compiuti sulle parti comuni di edifici condominiali.
parte dei lavori soggetti a detrazione anche quelli necessari alla ricostruzione o ripristino di immobili danneggiati a seguito di eventi calamitosi, anche se non ricompresi nell’art. 3 del D.P.R. 380/2011.
E’ necessario però che l’immobile su cui vengono eseguiti i lavori ricada in un’area per la quale è stato decretato lo stato d’emergenza.
Anche questi interventi sono soggetti a detrazione. Ad esempio la costruzione di una rampa o di un ascensore, anche esterno all’edificio, possono essere agevolati.
Inoltre, ai sensi della legge 104/1992 sono agevolati anche gli interventi che attraverso la robotica o qualsiasi forma di tecnologia avanzata favoriscano la mobilità di persone con gravi handicap fisici.
La detrazione riguarda però i lavori necessari per adeguare gli edifici, non il semplice acquisto della strumentazione tecnologica, come ad esempio computer, telefoni a viva voce o schermi touch screen.
Sono agevolabili tutti gli interventi compiuti sugli edifici finalizzati ad assicurare una maggiore sicurezza degli occupanti, come anche la sostituzione di un tubo del gas o la riparazione di un impianto mal funzionante, il montaggio di vetri antinfortunio o l’installazione di un corrimano.
Tra gli interventi volti ad assicurare la sicurezza e la salubrità degli immobili, ci sono ovviamente anche quelli relativi alla bonifica dall’amianto.
Non sono agevolati invece gli acquisti di dispositivi o elettrodomestici più sicuri perché, ovviamente, non configurano un intervento sugli edifici.
Sono compresi tutti quegli interventi volti a difendersi dal rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, come furti, aggressioni o sequestri di persona.
Quindi tra i lavori agevolabili si possono considerare l’installazione di antifurto ed impianti di allarme e di videosorveglianza; la sostituzione, rafforzamento o installazione di cancelli e recinzioni; l’installazione di grate alle finestre, di porte o persiane blindate, di tapparelle con bloccaggi e vetri antisfondamento; l’installazione di casseforti a muro.
Tali interventi devono essere compiuti su parti strutturali degli edifici.
Sono soggette a detrazione anche le spese necessarie per ottenere la documentazione necessaria ad attestare la sicurezza statica dell’edificio, nonché per gli interventi necessari a conseguirla.
Altri lavori agevolati sono quelli per la cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico.
Sono ammesse a detrazione anche tutte le spese per le prestazioni professionali per la progettazione e per l’ottenimento dei permessi comunali, nonché quelle per perizie e sopralluoghi.
Inoltre lo sono le spese per l’acquisto dei materiali. Infine, sono comprese le spese per il pagamento degli oneri di urbanizzazione e di bolli e diritti di segreteria.
Con il decreto 63/2013 è stata sancita la possibilità, per chi usufruisce della detrazione per interventi su edifici esistenti, di usufruire di un ulteriore bonus per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione.
Il bonus mobili consiste in un'aggiunta al tetto di spesa di altri 10.000 euro: quindi si potranno detrarre 5.000 euro per l'acquisto dei mobili.
Questi interventi sono tutti quelli compiuti sulle superfici sia verticali (pareti e finestre) che orizzontali (solai e tetti), degli edifici, confinanti con l’esterno o con parti dell’edificio non riscaldate (ad esempio le scale).
In questo gruppo rientrano quindi anche gli interventi su infissi esterni e portoni d’ingresso, purchè rivolti verso l’esterno o verso parti non riscaldate.
I pannelli solari sono quelli utilizzati per la produzione di acqua calda per uso domestico.
Sono assimilabili a questi anche i sistemi termodinamici a concentrazione solare utilizzati per la sola produzione di acqua calda. Invece se il sistema termodinamico produce sia energia elettrica che termica, si può detrarre solo la parte di spesa relativa alla produzione di energia termica.
Questa quota si può calcolare in maniera replicas relojes aaa percentuale rispetto all’energia totale prodotta dal sistema.
Si intende la sostituzione di impianti di climatizzazione esistenti, con impianti dotati di caldaia a condensazione o con pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia. Non è ammessa perciò a detrazione l’installazione di nuovi impianti su edifici che prima ne erano sprovvisti.
Dal 2012 la detrazione è stata estesa anche ad interventi di sostituzione dello scaldacqua tradizionale con scaldacqua a pompa di calore.
In questa tipologia ricadono gli interventi che permettono il raggiungimento di un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale non superiore ai valori definiti dal decreto del Ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008 - Allegato A.
Quindi non sono indicati specifici lavori, ma si può considerare qualsiasi insieme di interventi che incida sulle prestazioni energetiche dell’edificio, in modo da renderlo più efficiente.
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Possono essere compresi interventi come la sostituzione o l’installazione d impianti di climatizzazione invernale anche con generatori di calore non a condensazione, con pompe di calore, con scambiatori per teleriscaldamento, con caldaie a biomasse, gli impianti di cogenerazione, rigenerazione, gli impianti geotermici e gli interventi di coibentazione non aventi le caratteristiche previste per gli altri interventi agevolati.